Start up Innovative: cosa sono e di quali requisiti necessitano

Di start up innovative si parla con sempre maggiore frequenza ma… sai esattamente di cosa si tratta?

Introdotte nel 2012, rappresentano una particolare forma di impresa, prevista dal nostro legislatore per favorire la crescita sostenibile, lo sviluppo tecnologico e innovativo, e la nuova imprenditorialità italiana. Per maggiori dettagli, visita il seguente link dove troverai un articolo completo sulle start up innovative.

Ma quali sono i requisiti delle start up innovative? Quali sono gli “ingredienti” che devi assicurare per poter aprire una start up innovativa?

Considerato che non tutti ne hanno sentito parlare con completezza, affrontiamoli uno per uno, chiarendo ogni dubbio più comune!

Forma giuridica

Cominciamo dalla forma giuridica che, fortunatamente, non è in grado di porti particolari vincoli se non quello del ricorso a un’autonomia patrimoniale. La legge prevede infatti che la start up innovativa debba costituirsi sotto forma di società di capitali. E, dunque, è sufficiente scegliere uno schema giuridico a scelta tra società per azioni, società cooperativa per azioni, società a responsabilità limitata, società a responsabilità limitata semplificata, società in accomandita per azioni per esaudire il primo requisito.

Si tenga conto che, anche se si tratta di una scelta fortemente minoritaria, la legge ammette altresì l’avvio della start up innovativa sotto forma di Societas Europea.

Azionisti / Partecipanti al capitale sociale

Il secondo requisito fondamentale è legato alle caratteristiche degli azionisti o dei partecipanti al capitale sociale. Il legislatore ha infatti previsto che i soci, persone fisiche, al momento della costituzione della start up innovativa e per i successivi 2 anni, debbano detenere la maggioranza delle quote o delle azioni. Anche questo requisito non dovrebbe per te rappresentare un ostacolo insormontabile, considerato che chi avvia una start up innovativa, generalmente lo fa per poter supportare la sua crescita nell’arco di diversi anni.

Recente attività

Un altro requisito non particolarmente arduo da rispettare è quello del recente avvio dell’attività di impresa. La start up innovativa, per essere tale, non deve infatti essere costituita o svolgere attività di impresa da più di 60 mesi. È inoltre necessario che la costituzione della società non avvenga per fusione, scissione o cessione d’azienda o ramo d’azienda (ovvero, in altri termini, che la start up sia il “frutto” di un’operazione straordinaria di altra società pre-esistente).

Sede

Sempre in merito a requisiti facilmente rispettabili, scorgiamo quello della sede: la “base” principale degli affari della start up innovativa deve infatti essere mantenuta in Italia.

Valore della produzione

Il legislatore presuppone che la start up non sia in grado di ottenere un fatturato particolarmente rilevante nei suoi primi anni di attività. Proprio per questo motivo, a partire dal secondo anno di attività, viene previsto che il valore della produzione societaria non superi i 5 milioni di euro. La fonte per rilevare tale dato è, ovviamente, il bilancio d’esercizio.

Utili

L’accantonamento degli utili viene inteso dalla legge come uno dei modi più efficaci e diffusi per poter rafforzare patrimonialmente la start up innovativa. Proprio per questa ragione la disciplina della start up innovativa impedisce alla società di distribuire degli utili.

Oggetto sociale

Per la legge, l’oggetto sociale della società, inteso come il suo principale scopo, deve essere la produzione e la commercializzazione di prodotti o di servizi innovativi, che abbiano un elevato valore tecnologico. Prevale dunque, trattandosi – appunto – di start up innovativa, la caratteristica di particolare creatività tecnologica del business societario.

Requisiti aggiuntivi

Fin qui, i requisiti che la start up innovativa deve possedere obbligatoriamente. Vi sono poi alcuni “ingredienti” aggiuntivi più specifici, ai quali la legge riconosce una specifica importanza, ma che presuppone che la società possegga almeno nella misura pari a uno.

Dunque, per potersi definire innovativa, la start up deve soddisfare almeno uno dei seguenti tre elementi:

  1. spese di ricerca e di sviluppo pari ad almeno il 15% del maggiore valore fra i costi e il valore totale della produzione. Senza scendere troppo nei dettagli tecnici, ti ricordiamo che possono essere considerate come spese in ricerca e sviluppo anche quelle legate alla predisposizione del business plan, alle incubazioni, al personale interno e ai consulenti esterni impiegati in attività di ricerca e sviluppo, alla consulenza legale per la registrazione e per la protezione della proprietà intellettuali, dei termini e delle licenze d’uso;

  2. almeno un terzo della forza lavoro deve essere costituita da personale in possesso di un titolo di dottorato di ricerca, o deve svolgere un dottorato di ricerca, o deve essere in possesso di laurea e, da tre anni, svolgere attività di ricerca certificata presso istituti di ricerca pubblici o privati;

  3. titolarità di un brevetto riferito a un’invenzione industriale, biotecnologica o relativa ai semiconduttori e alle varietà vegetali. In alternativa, la start up ne deve essere depositaria o licenziataria, o deve essere titolare dei diritti relativi a un programma per elaboratore originario, registrato presso il Registro pubblico speciale per i programmi per elaboratore, a patto che tali privative siano direttamente afferenti all’oggetto sociale e all’attività di impresa.

Speriamo che questi spunti ti siano stati utili per migliorare la conoscenza della start up innovativa: per maggiori informazioni ti consigliamo di consultare il sito internet di Infocamere e del Registro delle Imprese dedicato a questo argomento, dove troverai un completo approfondimento su questo tema!