La registrazione del marchio

Ad oggi sono purtroppo ancora poche le imprese che investono nella protezione di beni davvero importanti per l’azienda: il marchio e gli altri diritti di proprietà industriale.

A prescindere dal settore di attività dell’impresa, infatti, il marchio e gli altri diritti di proprietà industriale svolgono un ruolo di centrale importanza: il marchio aziendale, che identifichi i vini dell’azienda o dei macchinari industriali, non solo contraddistingue i propri prodotti e servizi rispetto a quelli della concorrenza, ma porta con sé un messaggio unico per la clientela.

Proprio per l’importanza che il marchio riveste per l’impresa, è di grande importanza pensare per tempo di tutelare il proprio marchio aziendale procedendo il prima possibile alla sua registrazione. Questa, infatti, è fondamentale per prevenire o, comunque, per contrastare casi di violazione del marchio. Come spiega bene questo articolo https://www.registrareunmarchio.it/servizi/contraffazione-marchio-registrato registrare il proprio marchio è l’unica strada per essere davvero protetti e sicuramente il primo passo da fare per non trovarsi nel ruolo dei contraffattori.

Dove registrare il proprio marchio

A seconda del territorio che si vuole coprire con la propria registrazione, si potrà procedere con un marchio italiano, con un marchio europeo o con un marchio internazionale:

  1. marchio in Italia, registrato presso l’UIBM  – (l’Ufficio che in Italia si occupa della registrazione dei marchi e brevetti). In questo caso, la protezione del marchio sarà solo sul territorio nazionale e potrà dunque essere impedita una attività di contraffazione solo in Italia.
  2. marchio in Europa, registrato presso l’EUIPO (l’Ufficio competente in Europa per la registrazione dei marchi e brevetti). In questo caso, la protezione del marchio sarà estesa a tutti i 27 Stati membri dell’Unione europea.
  3. marchio internazionale, registrato presso la WIPO (l’Ufficio competente per tale tipo di registrazioni di marchi e brevetti). Questo marchio permette, con una sola domanda, di richiedere la protezione in una pluralità di Stati, pagando delle tasse in base ai territori richiesti.

Che vantaggi ci sono con registrando il marchio?

Come abbiamo visto, la registrazione del marchio permette di avere una protezione più semplice in caso di contraffazione e questo sia in sede civilistica e penalistica, davanti ad un Tribunale, sia in sede doganale, nel caso di voglia attivare il servizio delle Dogane per un blocco di merce contraffatta.

La tutela con la registrazione è più semplice perché si ottiene un certificato di concessione del marchio, con una datazione certa, che attesta i propri diritti sul marchio, che si presume valido proprio in virtù della registrazione ottenuta.

In assenza di un certificato, il titolare del marchio non registrato dovrà infatti fornire molte prove non semplici sull’uso costante, diffuso ed effettivo dello stesso, dimostrando con quale estensione territoriale è stato utilizzato, quando, con quale intensità etc.

Il marchio di cui non sia stata effettuata la registrazione ha una protezione ridotta e comporta per l’azienda un rischio molto elevato in tema di contraffazioni. In alcuni Stati, peraltro (ad esempio in Cina) il marchio non registrato non ha alcuna forma di protezione.

La prima mossa da porre in essere per la protezione del proprio segno distintivo è di certo quella di registrare il marchio appena possibile, idealmente ancora prima di immettere il proprio prodotto sul mercato. Bisogna inoltre pensare di tutelare il proprio marchio in tutti i territori nei quali si opera.

Succede infatti spesso che il proprio distributore estero si registri nel suo territorio il marchio dell’azienda: in tal modo, diventa lui il proprietario del marchio e l’azienda risulta essere, in quel territorio, il contraffattore! In tal modo il vero titolare non potrà più vendere la merce in quello Stato, in quanto questa verrà bloccata in dogana come merce contraffatta. Per quanto questo possa sembrare paradossale, è purtroppo una situazione che si verifica – soprattutto in determinati Paesi – più spesso di quanto non si pensi.

Come tutelare il proprio marchio

Ci sono diverse forme di tutela del proprio marchio.

La protezione del marchio registrato contro i prodotti contraffatti può infatti essere attuata tramite il servizio di controllo doganale. Se, infatti, un’azienda teme che merce non originale stia per giungere sul territorio nazionale, può attivare il servizio di monitoraggio doganale e allertare in tal modo l’Autorità competente a sorvegliare i confini nazionali, come previsto dal R.E. n. 608/2013, al fine di far controllare la merce in ingresso sul territorio, procedendo a respingere i prodotti in contraffazione.

Questa azione mirata contro l’ingresso di beni contraffatti nel nostro paese è possibile solo in caso di titolarità di un marchio di cui si sia chiesta ed ottenuta la registrazione.

Se in dogana viene bloccata della merce non originale, il proprietario di un marchio può  chiedere, attraverso una procedura che accerti l’effettiva contraffazione, che la stessa venga distrutta.

Nella maggior parte dei casi la protezione di un marchio registrato viene effettuata tramite l’Autorità Giudiziaria. Il titolare del marchio registrato si attiva dinanzi ad un Tribunale, Sezione Impresa, per chiedere ad un Giudice in via d’urgenza (in presenza dei presupposti per richiedere una misura urgente) di sequestrare i beni contraffatti o per ottenere un provvedimento di inibitoria che impedisca al soggetto contraffattore di continuare nella sua attività di promozione e vendita della merce contraffatta. Può anche essere prevista una penale per la non tempestiva esecuzione del provvedimento del Tribunale.

I procedimenti d’urgenza a tutela dei marchi hanno tempi molto veloci (considerando quelli ordinari della giustizia in Italia): ad oggi nelle Sezioni Impresa i procedimenti cautelari sui marchi vengono infatti decisi in circa 3-4 mesi.

La violazione del marchio sul web

Con una sempre crescente attività online non stupisce che siano sempre più frequenti i casi di contraffazioni sul web. Sono moltissimi, infatti, i casi di siti internet fintamente legati ad un marchio o i prodotti contraffatti che si possono reperire online.

Il primo caso è quello noto come cybersquatting: possiamo dunque imbatterci in un dominio che riprende il marchio di altri ma con una diversa estensione o trovare domini registrati con piccole variazioni rispetto al marchio originale (è il c.d. typosquatting), che sfruttano comuni errori di digitazione del marchio da parte dell’utente per direzionare lo stesso sul proprio sito web anziché su quello, originale, del titolare del marchio.

Ci sono poi moltissimi casi, sempre più frequenti, di marchi altrui utilizzati in funzione di meta-tag, per direzionare sul proprio sito internet clientela invece diretta su quello del titolare del marchio originale, attraverso l’adozione del marchio di altri all’interno del codice delle proprie pagine web.

La contraffazione online avviene, come si sa, anche attraverso la commercializzazione di merce non originale su piattaforme online.

Al fine di proteggere il proprio marchio online è opportuno sorvegliare il proprio marchio anche sul web, in modo da attivarsi tempestivamente in caso si notino attività contraffattorie.

Come abbiamo spiegato, i benefici che si ottengono dalla registrazione del proprio marchio sono davvero molte: è quindi importante rivolgersi ad un professionista esperto nella tutela dei marchi per decidere quale sia la miglior strategia di tutela e gestione dei propri marchi aziendali.