Cos è l Equity crowdfunding

Cos’è l’Equity crowdfunding

Tutti sanno, bene o male, che cosa sia il crowdfunding: si tratta di un metodo di finanziamento “sociale”.

Chiunque abbia un’idea che richiede un investimento – può trattarsi di un progetto, una start-up e via dicendo – può attraverso apposite piattaforme chiedere ad altre persone di dare il loro contributo economico nella misura che più preferiscono. Si tratta del classico meccanismo della colletta.

Diverso almeno in parte è invece il funzionamento dell’Equity crowdfunding, che si sta diffondendo sempre di più in Italia e non solo.

L’Equity crowdfunding consiste in un investimento da parte di coloro che finanziano il progetto: in sostanza si finanzia un progetto acquistando, contestualmente, anche una partecipazione al capitale sociale. Laddove il progetto non dovesse partire, la somma investita verrà invece restituita.

Questo finanziamento in sostanza permette a piccole e medie imprese innovative e start-up di cominciare il loro percorso, raccogliendo un sufficiente capitale di denaro.

Allo stesso tempo, a mettere quel denaro non sono persone comuni ma veri e proprio “crowd” o investitori, che erogano il loro contributo in denaro ottenendo a loro volta delle quote societarie delle stesse imprese.

La differenza dal crowdfunding tradizionale quindi consiste nel fatto che gli investitori agiscono aspettandosi un rientro di denaro, sotto forma di partecipazioni alla società. In buona sostanza la loro, più che una libera donazione, è un vero e proprio investimento nell’impresa o start-up che contribuiscono a finanziare.

Come funziona l’Equity crowdfunding

L’Equity crowdfunding ha trovato una sua disciplina giuridica in Italia nel 2013: l’Italia è stato il primo Paese in tutta Europa a disciplinare questa nuova forma di finanziamento.

Tuttavia l’Equity crowdfunding non ha trovato, almeno all’inizio, una grande diffusione: con la modifica dei regolamenti, gli investimenti hanno conosciuto una crescita. Ad oggi l’Equity crowdfunding è rivolto solo a PMI Innovative e Start-up. L’idea è quella di estendere la disciplina in questione anche alle piccole e medie imprese, senza più differenze.

Attraverso i portali specifici, gli investitori consultano tutti i progetti e possono decidere di finanziare quelli che, secondo loro, hanno maggiore possibilità di successo.

In questo modo, per mezzo di un finanziamento, essi diventano anche soci, perché ottengono una quota del capitale sociale.

Se l’impresa nella quale si ha investito ha realmente successo, le azioni avranno un valore più elevato rispetto alla quota finanziata. Invece se l’impresa non ha successo, evidentemente l’investimento è perduto. D’altronde d’investimento vero e proprio si tratta, e quello della perdita del capitale è un rischio che bisogna sostenere. Talora è un alto rischio, per questo bisogna studiare bene il business plan ed il progetto prima di finanziare.

Come fare Equity crowdfunding in modo intelligente? In primo luogo bisogna farlo solo per mezzo di un portale di intermediazione autorizzato, li trovate tutti sul sito della Consob.

In secondo luogo si valutano tutte le offerte sul portale prescelto, si verifica se si ha idoneità o meno all’investimento rispondendo ad una serie di domande ad hoc, e infine si procede, investendo somme che possono andare dai 250 euro in su.