Pavimenti per esterni: 5 consigli utili

Scegliere una pavimentazione da esterno è un’operazione fondamentale non soltanto per migliorare l’estetica degli spazi outdoor, ma anche per ottimizzare la loro funzionalità. Deve essere resistente alle variazioni termiche e agli agenti climatici, di gradevole impatto visivo, oltre che confortevole e sicuro da calpestare in qualsiasi stagione dell’anno. A seconda della sua localizzazione (vialetto, bordo piscina, patio, gazebo o porticato), questo tipo di pavimentazione può essere realizzato con diversi materiali.

Un pavimento da esterno deve essere:

  • antiscivolo e impermeabile, per garantire un’assoluta sicurezza di impiego;
  • antigelivo, per impedire la formazione di strati di ghiaccio sulla sua superficie;
  • resistente a carichi ponderali per sorreggere pesi notevoli senza lesionarsi;
  • antimacchia e antimuffa, per evitare la formazione di affioramenti e aloni antiestetici;
  • di facile manutenzione, per abbreviare i tempi di pulizia e mantenimento delle superfici;
  • esteticamente gradito al fruitore, assecondando i suoi gusti personali.

Tipologie di pavimenti per esterni

1. Pavimento in legno

Ideali da montare a bordo piscina, sul patio, nelle verande o sotto a porticati, i pavimenti in legno da esterno sono realizzati con listoni ad incastro che non richiedono lavori in muratura pur garantendo la massima stabilità.

Per assicurare un’ottima resistenza all’umidità, è necessario trattare il legno con sostanze protettive, di aspetto lucido oppure opaco.

2. Pavimento in pietra

La pavimentazione esterna in pietra viene considerata una delle più resistenti ed è indicata soprattutto per abitazioni rustiche, come casali o ville di campagna. Si tratta generalmente di mattonelle abbastanza ampie, che possono essere posate ottenendo trame personalizzabili, di grande impatto visivo.

Estremamente resistente, antimacchia, antiumidità e antiscivolo, una pavimentazione simile si adatta benissimo a contesti abitativi di ogni genere.

Molto apprezzati sono anche i pavimenti in basolato, formata da piccole lastre di pietra.

3. Pavimento in cotto fatto a mano

Il cotto è un materiale elegante, resistente e longevo, che trova largo impiego per usi esterni su terrazze, balconi, verande, giardini e scale. Molto apprezzato, specialmente al centro Italia, è il cotto fatto a mano di Fornace Bernasconi, per via dell’esperienza che i suoi artigiani si portano alle spalle.

Grazie a un procedimento di cottura che abbina la tradizione degli artigiani con tecniche innovative, è possibile ottenere piastrelloni porosi e caratterizzati dal tipico colore caldo e omogeneo, che rende unico ogni ambiente.

Questo materiale è particolarmente indicato per gli esterni grazie alle sue caratteristiche: oltre all’estetica, è ingelivo, idrorepellente e resistente. Può sostenere arredi da giardino piuttosto pesanti come gazebo in legno, altalene e strutture portanti per tende da sole.

4. Pavimento in calcestruzzo

Chi desidera risparmiare usando un materiale estremamente versatile e gradevolissimo dal punto di vista estetico, può orientarsi verso il calcestruzzo, un materiale adattabile anche a superfici irregolari tipiche di giardini in pendenza.

Si tratta di una miscela prodotta con cemento e graniglie colorate, rimpolpato con fibre di polipropilene e spesso armato con reti elettrosaldate. Grazie a questi accorgimenti, una simile pavimentazione garantisce un’elevata resistenza alle variazioni climatiche e ambientali, ai carichi ponderali, al calpestio e a eventuali urti.

Di solito questi pavimenti vengono trattati con miscele protettive antimacchia, antipolvere e antiscivolamento.

5. Pavimento in gres porcellanato

Il gres porcellanato è dotato di numerosi requisiti ideali per ambientazioni outdoor, che sono:

  • elevata resistenza all’abrasione e agli urti;
  • proprietà antigelive e antigraffio;
  • idrorepellenza;
  • facile adattabilità a contesti abitativi esterni come bordo piscina, porticati e vialetti di accesso.

Le piastrelle di gres porcellanato per esterno mantengono uno spessore molto contenuto, e pertanto possono essere montate sopra a pavimentazioni già esistenti tramite una semplice incollatura.

Essendo prodotto con una calibrata miscela di argilla, silicio e sabbia, il gres porcellanato mostra una texture estremamente compatta che contribuisce a isolare il suolo dagli sbalzi termici, confermandosi la scelta ideale per il bordo piscina.

Come posare le pavimentazioni da esterno

Esistono differenti tipologie di intervento per la posa delle pavimentazioni da esterno, che possono essere:

  • posa ad incastro; è il genere di posa tipico dei pavimenti in legno o con mattonelle, in cui i materiali vengono affiancati e ancorati l’uno all’altro senza bisogno di ricorrere a collanti di nessun tipo. Il risultato finale è molto semplice, senza fughe e garantisce un’eccezionale uniformità cromatica, oltre che un’ottima stabilità;
  • posa ad incasso; prevede una base greggia priva di pavimentazioni preesistenti, poiché si serve della tradizionale gettata di cemento. L’incasso dei pezzi avviene infatti su una base di cemento ancora morbido, che solidificandosi blocca la pavimentazione rendendola resistente, sicura e inalterabile nel tempo;
  • posa con collante; si verifica mediante l’impiego di speciali colle, in polvere oppure liquide, che fissano saldamente il materiale al suolo oppure a preesistenti pavimentazioni. In questa modalità è necessario scegliere con particolare attenzione il tipo di collante, che non deve fuoriuscire dalle linee di collegamento tra i pezzi di pavimento e che quindi deve essere steso con competenza ed esperienza.

La scelta della pavimentazione esterna incide sulla fruibilità degli spazi e sull’estetica dell’edificio, che spesso prevede soluzioni di continuità con l’interno.

Nella scelta di tali materiali è necessario valutare il tipo di manutenzione: essendo continuamente a contatto con agenti atmosferici più o meno aggressivi, i pavimenti da esterno richiedono una cura particolare.

Proprio per questo motivo, è consigliabile orientarsi verso materie prime di ultima generazione caratterizzate da un basso assorbimento idrico, da una significativa resistenza alle variazioni termiche e dal mantenimento di una temperatura d’uso entro limiti fisiologici, in modo che durante le afose giornate estive non si verifichi il rischio di scottarsi i piedi.