Quali sono i migliori trattamenti per migliorare e favorire il benessere della pelle del viso

Avere una pelle perfetta non è un’utopia, ma semplicemente un obbiettivo che richiede un minimo di attenzione e cura quotidiana. Se infatti i fattori genetici possono influenzare l’epidermide, lo stile di vita, le abitudini e il cibo ne pregiudicano l’effettiva bellezza. La pelle perfetta ha grana affinata, senza pori dilatati o imperfezioni, un colorito luminoso, è levigata e senza solchi profondi, è gradevole al tatto ed è proprio per questi motivi che dà un aspetto fresco e sano con ripercussioni notevoli sul benessere fisico e mentale. Ma come si ottiene una pelle così?
La pelle è la spia dell’intero organismo ed invecchiamento, stress, condizioni ambientali e cattive abitudini producono modificazioni importanti che si riflettono a livello cutaneo. E’ quindi importante capire il proprio tipo di pelle e prendersi cura delle varie zone del corpo con trattamenti mirati, in quanto alcune sono particolarmente sensibili e delicate. Analizziamo dunque i problemi che pregiudicano la bellezza della nostra epidermide e i possibili rimedi in grado invece di favorirne il benessere.

Tra i rimedi più consigliati senza dubbio è seguire una beauty routine efficace e specifica per il proprio tipo di pelle. In commercio esistono diversi tipi di cosmetici di valore acquistabili anche in rete in e-commerce e parafarmice online tra questi vogliamo citare Filorga Oxygen Glow Crema Super-Perfezionatrice ad azione illuminante disponibile al seguente link: https://www.efarma.com/filorga-oxygen-glow-crema-super-perfezionatrice-illuminante-50-ml.html

Classificazione dei diversi tipi di pelle

Esistono quattro tipologie di pelle sana: pelle sensibile, pelle secca, pelle grassa e pelle mista. Ogni tipologia è determinata da fattori di tipo genetico, mentre le condizioni della pelle sono variabili, in base alle condizioni interne ed esterne alle quali questa è esposta. Ma vediamo nel dettaglio le caratteristiche di ogni tipologia.

  • La pelle sensibile è una pelle fragile e alla vista sottile e desquamata. La barriera cutanea è alterata e suscettibile alle aggressioni esterne. Questo tipo di pelle è più esposta alla formazione, anche precoce, di inestetismi e di rughe, fenomeni tipici del foto-invecchiamento causato dai raggi ultravioletti. Le caratteristiche della pelle sensibile sono: bruciore cutaneo, pelle poco elastica e tendenza alla desquamazione cutanea. Il trattamento cosmetico adatto a questo tipo di pelle deve essere delicato, con l’uso di prodotti idratanti ed emollienti. Si consiglia, inoltre, di evitare un’esposizione al sole eccessiva e prolungata e di proteggere sempre la pelle con una crema solare a protezione elevata.
  • La pelle secca: l’aggettivo secco viene utilizzato per descrivere una tipologia di pelle che produce una quantità di sebo minore rispetto a una pelle normale. Come naturale conseguenza, questa tipologia di pelle mostra una carenza di lipidi necessaria a trattenere un buon livello di idratazione, indispensabile per difendersi dagli agenti esterni. Le caratteristiche della pelle secca sono: pelle tesa e ruvida e colorito spento. La pelle secca necessità di trattamenti cosmetici intensivi in grado di ripristinare la corretta percentuale di acqua negli strati epidermici più superficiali e di nutrire in profondità con sostanze e nutrienti.
  • La pelle grassa: al contrario della pelle secca, la pelle grassa produce elevate quantità di sebo, una condizione di eccesso definito seborrea. Le caratteristiche della pelle grassa sono: pori visibili e aspetto lucido. I prodotti cosmetici adatti per la pelle grassa contengono gli ingredienti necessari per agire su due fronti: garantire una buona dose di idratazione, di cui anche la pelle grassa ha bisogno, e di regolare la produzione del sebo in eccesso.
  • La pelle mista: si tratta della tipologia più diffusa di pelle e si manifesta con alcune aree del viso che si presentano grasse, come la zona T composta da fronte, naso, mento, e altre zone che appaiono secche e ruvide. Questa tipologia di pelle ha un film idrolipidico disomogeneo e variabile che può presentarsi in modo più o meno accentuato in alcuni periodi precisi o nel passaggio da una stagione all’altra. Le caratteristiche della pelle grassa è: zona T che appare oleosa, presenza di punti neri e pelle grassa e secca in zone differenti del viso. Nel trattamento per le pelli miste è molto importante scegliere prodotti idratanti per le zone secche del viso che siano, allo stesso tempo, sebo-normalizzanti per le aree a tendenza grassa.

Migliorare la qualità della pelle del viso: lo skin care quotidiano

Per migliorare la qualità della pelle del viso è importante dedicare una parte della nostra giornata ad un corretto skin care.
Le parole chiave sono detersione, idratazione e nutrimento. Nelle pelli più giovani, indicativamente fino ai 25-30 anni, possono bastare le prime due. Nelle pelli più adulte, o meglio dai 30-35 anni, è indispensabile anche il terzo step.
Iniziamo con la detersione. Spesso ce ne dimentichiamo, e lo facciamo solo quando dobbiamo rimuovere il trucco. La pelle deve invece essere detersa ogni giorno, per evitare che si accumuli sporcizia nei pori. Inoltre una detersione sbagliata o mancata provoca la comparsa dei fastidiosi comedoni o punti neri, generando anche l’allargamento dei pori, che a sua volta è causa degli inestetismi della texture della pelle.
Una volta effettuata la detersione, la pelle deve essere idratata applicando una crema specifica. Ogni qualvolta si applichino delle creme, l’operazione va fatta con cura, massaggiando il volto con movimenti circolari fino a completo assorbimento del prodotto.
Per le pelli più giovani, possono essere utilizzate delle creme più leggere, spesso con consistenza acqua/gel. Mano a mano che si va avanti con l’età, anche per le creme idratanti bisogna scegliere prodotti più nutrienti, meglio se arricchiti con vitamine A, C ed E ed acido ialuronico.

La vitamina C ha proprietà antiossidanti e stimola la produzione di collagene; la vitamina A ha un effetto levigante sulle rughe e sulle macchie della pelle, protegge le mucose e regola la produzione di sebo; la vitamina E ha anch’essa un effetto antiossidante, tanto da essere considerata un vero e proprio “scavenger” di radicali liberi. L’acido ialuronico invece svolge un importante effetto idratante, perché lega a sé moltissime molecole di acqua.

Per le pelli più adulte, a partire già dai 35 anni, è necessaria anche l’applicazione di creme più specifiche, con effetto rassodante o antirughe. Oltre alle vitamine sopra citate e all’acido ialuronico, le creme antirughe possono contenere anche collagene idrolizzato, retinolo, idrossiacidi, ceramidi o peptidi. Esse possono altresì contenere antiossidanti naturali come i polifenoli, o sostanze grasse di derivazione vegetale come l’olio di Argan, o il burro di karité, che aiutano a riparare il film idrolipidico superficiale.
Ci sono anche altri fattori che possono influire negativamente sulla qualità della pelle, e sono da considerare fattori estrinseci, come l’alimentazione e lo stile di vita.

I cibi ricchi di vitamina C stimolano la produzione di collagene, per cui sono utili per migliorare la qualità della pelle. Lo stesso vale in generale per frutta e verdura, perché sono alimenti che contengono un’elevata percentuale di acqua, vitamine ed antiossidanti, e contribuiscono pertanto a mantenere l’idratazione della pelle ed a prevenire l’invecchiamento. Gli antiossidanti sono infatti sostanze che contrastano l’azione dei radicali liberi, molecole prodotte dall’organismo in grado di favorire l’invecchiamento cellulare. Fondamentale è anche l’idratazione che parte dall’interno, a questo proposito è molto importante bere molta acqua, una delle formule necessarie per favorire la bellezza della pelle.

Per concludere ricordiamo che tra i fattori estrinseci, troviamo i fattori ambientali. La pelle del viso è quella più esposta, per cui gli agenti atmosferici come sole, freddo o vento, negli anni può impattare negativamente sulla qualità della pelle. È più noto il fenomeno del foto-aging, causato dai raggi UV, mentre si sa meno sul fatto che il freddo tende a danneggiare il film idrolipidico superficiale, uno strato impermeabilizzante che protegge l’epidermide.