Negozi sicuri a prova di ladro, che cosa fare

Garantire la sicurezza di un negozio significa difendere il patrimonio aziendale, tutelare la salute e l’incolumità di dipendenti e clienti. I furti e le rapine sono una delle principali minacce per le attività commerciali in Italia, specialmente per quelle che gestiscono merce di valore o contante. Per ridurre i rischi è necessario adottare soluzioni tecniche, organizzative e rispettare le normative vigenti.

Come rendere un negozio sicuro

Per rendere un negozio sicuro occorre affidarsi a professionisti del settore. Blind Expo, per fare un esempio, propone soluzioni ad hoc, blindate e studiate appositamente per diversi ambiti commerciali come tabaccherie, magazzini e farmacie. Tra gli strumenti più efficaci rientrano espositori blindati e sistemi modulari di protezione personalizzabili, progettati per ridurre al minimo il rischio di furto e aumentare il livello di protezione dei beni custoditi.

La progettazione di un negozio sicuro, infatti, parte dall’analisi dei punti vulnerabili quali vetrine, accessi, zone di stoccaggio e casse. Ogni ambiente deve essere protetto con dispositivi certificati e conformi alle normative:

  • serrature e infissi di sicurezza con certificazione antieffrazione;
  • sistemi di videosorveglianza ad alta definizione, collegati ad allarmi centralizzati;
  • illuminazione strategica sia interna sia esterna, per scoraggiare tentativi di effrazione;
  • controllo accessi con badge o codici per il personale autorizzato.

Una soluzione efficace prevede un’integrazione tra elementi strutturali (porte blindate, inferriate, vetri antisfondamento) e sistemi elettronici (allarmi, telecamere, sensori di movimento). Solo una progettazione coordinata può garantire la massima efficacia delle misure di sicurezza.

Che cosa dice la normativa italiana?

La normativa italiana in materia di sicurezza per i negozi non impone obblighi univoci e generalizzati, seppur preveda diverse disposizioni a seconda del settore di attività e della tipologia di prodotti venduti. Alcuni riferimenti normativi da evidenziare sono:

  • Lgs. 81/2008: stabilisce le misure di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Anche i negozi rientrano tra gli ambienti da rendere conformi, con obbligo di valutazione dei rischi e predisposizione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR);
  • codice penale e norme civilistiche: tutelano il diritto di proprietà e disciplinano l’uso di sistemi di videosorveglianza, che devono rispettare la normativa sulla privacy e il Regolamento UE 2016/679 (GDPR);

Un altro aspetto importante riguarda i sistemi di videosorveglianza. L’installazione deve essere comunicata e autorizzata nel rispetto delle regole sulla protezione dei dati personali. È inoltre obbligatorio segnalare la presenza delle telecamere con cartelli ben visibili.

Il datore di lavoro ha il dovere di trovare del personale altamente qualificato e formarlo adeguatamente sulle procedure di sicurezza, dalle misure di prevenzione contro i furti fino alle modalità di gestione delle emergenze.

Difendersi dai furti: alcuni consigli

Oltre alle soluzioni strutturali ed elettroniche, la prevenzione dei furti in negozio richiede alcune strategie organizzative e comportamentali. Vediamo insieme alcuni consigli pratici.

Gestione sicura del contante

Limitare la quantità di denaro contante in cassa è una regola da tenere in considerazione. L’uso di casseforti temporizzate o sistemi di versamento protetto riduce il rischio di rapine.

Utilizzo di sistemi di allarme collegati a centrali operative

Un allarme attivo 24 ore su 24 collegato a un istituto di vigilanza è una garanzia aggiuntiva per intervenire tempestivamente.

Pianificazione delle emergenze

Ogni negozio dovrebbe avere un protocollo di comportamento in caso di rapina o intrusione, condiviso con tutto il personale e periodicamente aggiornato.

Collaborazione con le autorità locali

Essere in contatto con le forze dell’ordine, partecipare a reti di sicurezza tra commercianti e segnalare tempestivamente comportamenti sospetti aumenta il livello di protezione complessiva.