Digitalis Purpurea

Digitalis Purpurea: gli impieghi nella terapia

La Digitalis Purpurea è una pianta erbacea della famiglia delle Scrophulariaceae, che si trova soprattutto nei boschi e prati esposti al sole dell’Europa centrale e meridionale, dove cresce selvaggia.

Nel suo primo anno di vita, la Digitalis Purpurea non produce fiori, ma solamente una rosetta con lunghe foglie: il suo stelo può raggiungere i due metri. Nel secondo anno di vita, in estate, cresce invece uno stelo ricoperto di bei fiori cubiformi di colore dal bianco al viola, con diverse sfumature e possibilità di ibridi. Il frutto della Digitalis Purpurea è una capsula di piccole dimensioni.

La Digitalis Purpurea è una pianta famosa per i medicamenti e gli usi medicinali. Fin dall’antichità essa era nota, oltre che per ragioni ornamentali, anche per le proprietà farmacologiche.
La Digitalis Purpurea veniva usata come lassativo e come astringente, oltre che per il cuore, soprattutto nel caso di scompenso cardiaco.
Veniva usata per la regolarizzazione del battito del cuore e anche per curare l’epilessia e disturbi convulsivi.

Quello che allora non era noto è che la Digitalis Purpurea era una pianta estremamente tossica, come si scoprì nel corso del 1700, quando venne addirittura chiamata – riferendosi ai suoi effetti pericolosi a livello dell’apparato cardiaco – “oppio del cuore”.

I principi attivi della Digitalis Purpurea si possono trovare nelle sue foglie, fresche o secche.
In particolare la Digitalis Purpurea contiene i cardenolidi, glicosidi cardio-attivi, le saponine, i digitanol-eterosidi, e flavonoidi.

La digitossina è una droga che si ricava dalla Digitalis Purpurea. Si suol dire che questa sostanza ha un indice terapeutico molto basso: ciò significa, in sostanza, che la differenza fra la dose terapeutica e quella tossica e quindi pericolosa è sottilissima.

Ecco perché l’estratto di Digitalis Purpurea non può essere assunto senza una prescrizione medica, e solamente sotto forma di farmaco che contiene i suoi principi attivi, oppure sotto forma di tintura madre omeopatica, ma solamente nelle dosi prescritte dal medico.

In fitoterapia ed erboristeria, per la pericolosità della Digitalis Purpurea, non è consentito l’utilizzo di principi attivi della pianta, perché non è possibile determinare con certezza la sua dose attiva.

Non è neppure possibile vendere estratti di Digitalis Purpurea per tè e tisane, stante la sua pericolosità ed il rischio di compromettere la salute dell’organismo.

Proprietà mediche della Digitalis Purpurea

La Digitalis Purpurea ha, come abbiamo avuto modo di accennare, una proprietà detta “attività cardiocinetico”. Insomma sostanza aumenta la forza della contrazione cardiaca e diminuisce invece il numero delle contrazioni, ovvero ha una proprietà bradicardia, dovuta ai glicosidi.

Con estratti di Digitalis Purpurea si curano le alterazioni cardiache, ad esempio l’insufficienza cardiaca, la tachicardia parossistica, la fibrillazione, e inoltre questa pianta ha anche effetti diuretici.

Le controindicazioni dell’uso della Digitalis Purpurea sono estremamente gravi. Se i glicosidi cardioattivi della Digitalis Purpurea sono assunti oltre la dose prescritta, possono avere un effetto mortale. Esemplificando, 10 grammi di foglie secche o 40 grammi di quelle fresche possono comportare il decesso dell’uomo.

Non a caso si specifica sempre che è di fondamentale importanza che solamente il medico calcoli la dose da assumere, ed è assolutamente vietato “fare da sè”. Controindicazioni meno gravi, ma comunque pericolose, della Digitalis Purpurea sono disturbi all’intestino, fibrillazione, causa, vergini, bradicardia o tachicardia.