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Aumento del fatturato del settore nautico: grande impatto arriva dal mercato delle barche nuove, da guidare con o senza patente nautica

Lorenzo Pollicardo, segretario generale di Nautica Italiana, fornisce gli ultimi dati disponibili sull’andamento del settore industriale nautico, che risulta in ripresa: considerato un +19% di crescita del fatturato complessivo del segmento di mercato fra il 2016 e il 2017, si registra un +11% nelle vendite di imbarcazioni nuove e un aumento del valore della produzione cantieristica del +13%.

Molte delle imbarcazioni vendute a livello mondiale nel 2017 risultano italiane: i cantieri della Penisola hanno registrato infatti un fatturato superiore ai 2 miliardi di euro.

Il 49% degli ordini verso cantieri italiani risultano effettuati da clienti della Penisola; oltre all’acquisto, però, cresce anche il leasing nautico, cresciuto nel 2017 del 25% rispetto all’anno precedente.

Nel 2016, viene rilevato come le patenti nautiche rilasciate per la prima volta siano 11,314 unità.

Se al momento, dall’inizio del 2018, si contano 212 offerte di lavoro in ambito cantieristico per alti profili professionali e soprattutto per la produzione di Yacht e SuperYacht – dati del Sole24Ore, sezione Lavoro e Carriera – è pacifico che il parco nautico italiano, che conta più o meno 580.000 unità, sia composto per circa il 92% da imbarcazioni inferiori ai 10 metri.

Visti i dati positivi del mercato delle imbarcazioni negli ultimi anni, è palese che sia cresciuto l’interesse delle persone nel settore, complice magari una ritrovata voglia di libertà, che le barche offrono praticamente di default.

Le proposte principali del mercato, a meno che non si disponga di sufficienti risorse per l’acquisto di uno yacht, sono ovviamente per imbarcazioni leisure (o da pesca) al di sotto dei 10 metri di lunghezza.

La scelta ricade spesso sulla valutazione di acquisto di barche nuove con o senza patente nautica. Non tutti sanno in quali casi è possibile portare un’imbarcazione senza patente nautica e quando, invece, è assolutamente necessario dotarsi di patentino. Ecco qualche informazione veloce sulle due opzioni.

La patente nautica

In Italia non bisogna avere necessariamente la patente nautica per guidare una barca che possiede un motore fino a quaranta cavalli per fuoribordo a benzina. In base alle dimensioni del natante e secondo quanto stabilito dal Decreto Ministeriale N°146 del 29-07-2008 che regolamenta secondo nuove norme l’Art. 65/2005, oggi le imbarcazioni vengono infatti suddivise in:

  • natanti” (imbarcazioni al di sotto dei 10 metri di lunghezza),

  • imbarcazioni” (barche a vela o a motore, comprese fra 10 e 24 metri di lunghezza);

  • imbarcazioni da diporto” (superiori ai 24 metri).

Che si tratti di una barca usata o nuova, la patente nautica è necessaria nei casi in cui:

  • si voglia condurre qualsiasi tipo di barca oltre le 12 miglia dalla costa;

  • se si desidera guidare un’imbarcazione con un motore di potenza superiore ai 40 cavalli (o 30kW);

  • se l’imbarcazione, pur avendo una potenza inferiore ai 40,8 Cv, presenti una cilindrata superiore a 750 cc;

  • se la carburazione è: a due tempi o a 1000 cc, a 4 tempi fuoribordo, a 4 tempi entrobordo o a 2000 cc;

  • se il motore è diesel o a iniezione diretta.

Inoltre, la patente nautica è assolutamente richiesta:

  • nel caso in cui si volesse guidare una moto d’acqua – indipendentemente dalla distanza dalla costa;

  • se si desidera guidare imbarcazioni adibite allo sci nautico.


Guidare barche nuove senza patente nautica: potenza del motore

La prima cosa che bisogna assolutamente controllare è la potenza che possiede il motore dell’imbarcazione. Infatti se la barca che vogliamo comprare possiede un motore che supera i trenta kilowatt, cioè circa quaranta cavalli, come dicevamo prima si ha bisogno di essere in possesso di una patente nautica.

Ad oggi, comunque, molti realizzano motori 60/40 HP: da 60HP ma omologato per 40, in modo tale che il natante possa essere portato senza patente.

Altra caratteristica che bisogna valutare è la cilindrata del motore: non deve in alcun modo superare quelle indicate poco sopra. Inoltre, per poter guidare comunque senza patente è necessario aver compiuto 14 anni per i natanti, 16 per i natanti da diporto e 18 per imbarcazioni da diporto.


Se ci si mantiene entro queste caratteristiche la legge in Italia consente di poter guidare senza alcuna patente nautica. Cos’altro?


Peso e lunghezza

Oltre alla potenza del motore, bisogna tenere in conto di dover rispettare altri parametri: la lunghezza e il peso dell’imbarcazione.

La misura massima consentita dalla legge per la guida di una barca senza patente nautica, che possiede un motore da quaranta cavalli, è di circa sei metri e non può superare i mille chili, motore compreso.


Soluzioni per navigare utilizzando imbarcazioni senza patente

In commercio, dunque, ci sono varie opzioni per poter guidare una barca senza possedere la patente nautica.

Si può pensare di scegliere una barca open con installato un prendisole e con una guida al centro, oppure un gommone anch’esso con le stesse caratteristiche. Se invece si ha bisogno di uno spazio in cui conservare tutto ciò di cui si ha bisogno per andare in mare o addirittura avere un letto matrimoniale, si può optare per un’imbarcazione che abbia una piccola cabina, con però una comoda capienza al suo interno.

Sono state anche prodotte delle tipologie di barche che posseggono un prendisole parecchio ampio a prua, che è una delle caratteristiche principali di una barca open, ma poiché è sistemato più in alto si riesce a non rinunciare a un piccolo cabinato. Per questa tipologia di barche però non si può dire di avere un vero e proprio cabinato, poiché le dimensioni sono parecchio ristrette, ma è comunque uno spazio utilizzabile in cui conservare tutte le attrezzature.

Dopo aver letto e fatto vostre le informazioni di base di cui sopra, sarete in grado di poter scegliere se acquistare barche nuove con o senza patente nautica.