Come creare un liquido fai da te per sigaretta elettronica

Molte persone scelgono ogni giorno di passare alla sigaretta elettronica smettendo di consumare le tradizionali sigarette. Oltre ad offrire un risparmio economico notevole, la sigaretta elettronica garantisce anche un ritorno in salute.
La meccanica della sigaretta elettronica, infatti, sfrutta il principio della vaporizzazione tramite atomizzazione che, a differenza del principio di combustione alla base delle normali sigarette, è molto meno dannoso. Se avete intenzione di passare all’e-cig o semplicemente siete interessati all’argomento e volete avere una guida approfondita clicca qui, altrimenti continuate a leggere per scoprire come si crea il liquido per sigarette elettroniche.

Quali sono i componenti del liquido per sigaretta elettronica?

Come già detto in precedenza, la sigaretta elettronica funziona attraverso la vaporizzazione di un liquido che crea il fumo da inspirare. Il liquido è composto solitamente da glicerolo (o glicerina) vegetale (VG), glicole propilenico (PG), aroma, nicotina ed eventualmente acqua.
Prima di essere vaporizzati questi componenti vengono miscelati tra loro.

Il liquido di base per sigaretta elettronica

Il primo passo per creare un liquido per sigaretta elettronica è quello di realizzare la miscela di base.
La miscela di base è composta da due elementi:

  • Glicerolo (o glicerina) vegetale (VG)
  • Glicole propilenico (PG)

Glicerolo (o glicerina) vegetale (VG)

Il glicerolo vegetale si contraddistingue per le sue proprietà idratanti e umettanti, fondamentali per garantire una buona qualità del liquido che verrà inserito nella sigaretta elettronica.

La sua estrazione avviene da diversi prodotti: si può ottenere dal processo di fabbricazione del sapone o dagli oli vegetali (olio di cocco, olio di soia, olio di palma). Ha un aspetto vischioso e denso ed è l’elemento che conferisce la fumosità del liquido, vale a dire la quantità di vapore generato durante lo svapo.

Numerosi sono i suoi effetti benefici sul corpo in quanto è una sostanza antiossidante, idratante ed emolliente. Proprio per questo motivo rappresenta uno degli ingredienti più diffusi nel settore cosmetico.

Glicole propilenico (PG)

Il glicole propilenico è un composto chimico inodore e incolore, con aspetto vischioso e sapore dolciastro. Si origina artificialmente mediante l’idratazione dell’ossido di propilene puro. La principale funzione del glicole propilenico è quella di veicolare sostanze attive.

Oltre al suo impiego nel liquido base per sigaretta elettronica, si usa nell’ambito cosmetico e di prodotti per il benessere del corpo, come additivo alimentare, come solvente in numerosi farmaci e persino come componente nelle macchine che producono fumo artificiale. Nel nostro caso il glicole propilenico è un veicolante dell’aroma e della nicotina.

Quali sono le possibili percentuali nel liquido base per sigaretta elettronica?

Il liquido base può avere i suoi componenti primari, glicerolo vegetale e glicole propilenico, miscelati in percentuali diverse. Le più diffuse sono:

  • 50% VG – 50% PG
  • 70% VG – 30% PG
  • 80% VG – 20% PG

La percentuale 50% VG – 50% PG indica che nel composto base le dosi di glicerolo vegetale e di glicole propilenico sono uguali; diversamente, nelle altre la quantità di glicerolo vegetale aumenterà progressivamente.

La percentuale 50% VG – 50% PG è quella più adatta per i dispositivi entry level (quelli per chi ha da poco detto addio alla sigaretta tradizionale per iniziare a svapare), mentre le altre comportano un progressivo aumento di vapore a discapito dell’intensità dell’aroma. Bisogna tenere presente che non tutte le e-cig sono compatibili con liquidi densi con VG superiore al 60%.

Dal liquido base per sigaretta elettronica al prodotto finale

Una volta ottenuto il liquido base, si aggiungeranno gli altri componenti per arrivare al prodotto finale: aromi, nicotina, acqua.

Quali tipi di aromi esistono?

L’aroma è l’elemento che si aggiunge per dare sapore al liquido di base, che altrimenti risulterebbe dolciastro e privo di qualsiasi gusto. Esistono aromi per soddisfare palati di ogni tipo: ci sono quelli al sapore di frutta, al tabacco, al sapore di crema, balsamici e al sapore di cibi.

Si distinguono principalmente in tre classi:

  • Aromi naturali: sono quelli che derivano dall’estrazione di materie prime naturali o composti da molecole chimiche naturali ottenute per bio-sintesi (queste ultime hanno una struttura del tutto uguale a quelle naturali)
  • Aromi naturali identici: questi aromi presentano molecole simili o uguali a quelle naturali, ma a differenza degli aromi naturali propriamente detti, le molecole vengono ottenute per sintesi chimica.
  • Aromi artificiali: sono aromi le cui molecole chimiche sono state sintetizzate completamente in laboratorio dall’uomo.

La normativa europea, tuttavia, ha modificato la dicitura di queste tre categorie lasciando persistere unicamente la distinzione tra aromi naturali e aromi (che includono i naturali identici e gli artificiali).

Quali sono le dosi di nicotina nel liquido per sigaretta elettronica?

La nicotina è un composto organico presente nel tabacco e nelle solanacee (pomodoro, peperone, melanzana etc.); è classificabile come uno stupefacente e crea forte dipendenza psichica e moderata dipendenza fisica in chi la consuma.

Se si vuole dare un taglio al fumo (principale fonte di assunzione di nicotina) è raccomandabile ridurre gradualmente il consumo di quest’ultima; per farlo è possibile usare mezzi quali spray, cerotti, gomme da masticare o sigarette elettroniche.

In quest’ultimo caso è importante scegliere quale quantità di nicotina miscelare nel liquido. Le quantità di nicotina possono variare dagli 0 mg/ml ai 20 mg/ml, limite imposto dalla normativa europea sulla sigaretta elettronica (TDP). Se dai 2 ai 6 mg/ml ci troviamo in presenza di un basso contenuto di nicotina, dai 13 ai 20 mg/ml ci troviamo in presenza di un alto contenuto.

Sicuramente un buon modo per scegliere quanta nicotina miscelare è quello di analizzare quante sigarette fumavate al giorno e di che genere (forti o leggere). Un fattore importante da tenere in considerazione è il tipo di dispositivo che sceglierete, perché non tutti supportano alte dosi di nicotina; fatto questo, soltanto l’esperienza vi indicherà qual è il livello di nicotina adatto a voi.

Perché diluire il liquido per sigaretta elettronica con l’acqua?

Spesso si tende a sottovalutare l’importanza dell’acqua all’interno del liquido per sigaretta elettronica. La caratteristica di un composto a cui viene aggiunta acqua è che si abbassa il punto di fumo del liquido, evitando la formazione di sostanze fastidiose per l’organismo come l’acroleina, che si genera per disidratazione del glicerolo quando viene appunto superato il suo punto di fumo.

Con l’aggiunta di acqua al liquido esso diviene anche più fluido, favorendone così il trasporto fino alla resistenza. Esistono degli svantaggi nel miscelare acqua al liquido del composto? In realtà sì. Aggiungendo acqua diminuirà la quantità di vapore prodotta.

Questo tuttavia non dovrebbe essere un problema se prediligete lo svapo di guancia (la pratica per cui si accumula prima il vapore nella bocca e poi successivamente si ispira nei polmoni, cosicché si assapori meglio il gusto dell’aroma).

Quale acqua è preferibile utilizzare per l’e-cig? Sicuramente un acqua bidepurata, acquistabile in farmacia. Da evitare, invece, quella in bottiglia del supermercato o quella distillata.

Il liquido per sigaretta elettronica fa male?

Sebbene gli studi sul liquido per sigaretta elettronica siano ancora in corso, è stato ampiamente dimostrato che il vapore dell’e-cig ha un’incidenza molto meno dannosa di quella del fumo normale. Secondo il Quotidiano Sanità infatti, il governo inglese ha addirittura lanciato una campagna in favore della sigaretta elettronica.

Il vantaggio dell’e-cig sta nel fatto che la produzione di vapore si basa su un processo di riscaldamento ed ebollizione del liquido, mentre per la normale sigaretta il fumo viene prodotto attraverso la combustione della stessa, sprigionando in tal modo più di 4000 componenti cancerogene, causa principale dei maggiori disturbi respiratori.

Fra le varie fonti, l’AIRC ha certificato l’inferiore produzione di sostanze nocive da parte delle sigarette elettroniche, che si limitano alla formaldeide e all’acetaldeide, che solo se assunte in grandi quantità (e non è questo il caso dell’e-cig) diventano dannose per il corpo umano.