Backup e disaster recovery facciamo chiarezza

Capita spesso che moltissime aziende si sentano sicure perché effettuano con regolarità una backup dei dati aziendali, ma purtroppo, questo non basta.
La sicurezza e l’accessibilità continua dei dati, per moltissime aziende tecnologiche ed imprese digitali, sono concetti importanti e basilari per garantire un business continuity che riesca a non far perdere credibilità ed ore lavorative.
In questo senso, oltre al backup classico, entra in gioco il Disaster Recovery (DR) che nel mondo della sicurezza informatica intende l’insieme delle infrastrutture e misure tecnologiche, logistiche ed amministrative, atte a ripristinare immediatamente i sistemi ed i dati indispensabili per continuare ad erogare il servizio di business delle imprese: in questo modo si possono affrontare probabili emergenze che possono intaccare la regolare attività aziendale e si evitano perdite economiche ed inattività lavorativa.
Attraverso questa guida scoprirai l’importanza del Disaster Recovery e come un piano di attuazione DRP (Disaster Recovery Plan) può fare la differenza per avere successo all’interno del mercato.

Perché è così importante un Disaster Recovery Plan?

Lo sapevi che ogni anno il 20% delle aziende al mondo viene colpita da un disastro? Ecco, questo dato è il più importante per descrivere l’importanza di ottenere un piano di Disaster Recovery per la tua azienda. Sono tanti i disastri che possono colpire l’impresa, da eventi naturali, come terremoti, incendi ed alluvioni, fino ad attacchi fisici ed informatici, come furti aziendali, ma anche disservizio dei sistemi IT, compresi una vasta gamma di incidenti ed errori umani: un dato che dimostra quanto sia probabile quest’ultima causa di disastro è l’incidenza dell’errore umano, che raggiunge il 23% rispetto alle altre cause. Per questo motivo è indispensabile avere il miglior piano di Disaster Revovery, così da recuperare ogni dato e mantenere attiva l’erogazione del servizio ed il proprio business aziendale, anche in caso di emergenza.
Ottenere un sistema ed un piano di Disaster Recovery ottimale ed ideale per le proprie esigenze è fondamentale anche per un altro motivo: devi sapere che il 60% delle aziende che subisce un disastro fallisce entro 6 mesi secondo le statistiche. L’interruzione dell’attività operativa del business dell’azienda e la perdita dei dati anche momentanea, comportano spesso delle ingenti perdite di denaro e riducono l’influenza dell’impresa, attraverso una valutazione negativa delle reputazione aziendale. Nei casi peggiori, quando si verifica una delle cause che abbiamo descritto come principali disastri, le aziende che non hanno un Disaster Recovery Plan vedono compromettersi drasticamente ed irrimediabilmente il futuro dell’attività, dovendo quindi arrivare alla conclusione di chiudere i battenti. Il semplice backup quindi non basta per risolvere problemi di questo tipo: in questo caso bisogna per forza affidarsi ad un piano che preservi la business continuity, quindi un Disater Revovery Plan.

Il Disaster Recovery Plan, molto più di un backup: come proteggere il business aziendale

Abbiamo visto che il futuro del tuo business aziendale può essere messo in difficoltà da numerosi disastri, con una probabilità abbastanza importante che questi si possano verificare e che possano influire negativamente sul fatturato e sull’erogazione dei servizi d’impresa.
Per proteggere il futuro del tuo business dovrai quindi puntare su un Disaster Recovery Plan per aumentare la sicurezza e limitare i danni in caso di disastri ed emergenze improvvise.
Sielco, che è leader nel web assistence e nell’erogazione di servizi d’impresa digitali ed informatici, offre servizi in grado di realizzare un piano di Disaster Recovery ed evitare la perdita di dati, lo smarrimento e l’inaccessibilità. I servizi di Disaster Recovery di Sielco sono studiati e mirati a garantire la sicurezza dei tuoi dati aziendali, attraverso soluzioni che valutano le esigenze di ogni azienda. I migliori piani di Disaster Recovery prevedono un backup as-a-service, tramite cloud e on-prem: in questo modo si possono realizzare soluzioni flessibili, scalabili, sicure e versatili.
Tramite questi piani, si riescono a definire i possibili livelli di disastro, identificando successivamente la criticità dei sistemi e delle applicazioni, tramite una valutazione istantanea dei danni. Individuando quali infrastrutture e software sono più vitali per l’azienda, il Disaster Recovery Plan pianifica ogni azione da intraprendere in caso si verifichi una situazione di disastro o di emergenza. La pianificazione del DR è quindi preventiva, atta a scongiurare i risvolti negativi di possibili perdite di informazioni, dati ed operatività di business. Tutto ciò è permesso attraverso dei controlli che hanno lo scopo di prevenire questi eventi, tramite misure investigative che possano rilevare processi indesiderati e misure correttive che possano corregge e ripristinare i sistemi dell’impresa in modo efficace dopo un incidente.

Cosa comporta non avere un Disaster Recovery Plan?

La sicurezza nella azienda e la prevenzione di perdita di dati e di erogazione del business è alla base dei successo, se si vuole essere competitivi sul mercato e si vuole scongiurare una possibile perdita economica se non addirittura un fallimento. Ma quante aziende hanno effettivamente attuato un piano di Disaster Recovery? Secondo una studio della Global State of Cybersecuriry, realizzato analizzando le piccole e medie imprese del Ponemon Institute, si è visto che più di un terzo di queste Pmi non ha ancora attuato una Disaster Recovery Plan come risposta ad eventuali incidenti. Questa mancanza di programmazione e preparazione potrebbe avere un costo anche alto, come abbiamo visto, poiché ogni azienda deve essere in grado di garantire un operatività 24 ore su 24, soprattutto quelle digitali, ed in generale sono tenute a riportare i sistemi alla normalità molto velocemente dopo un attacco. Nonostante più della metà delle imprese che subiscano un incidente grave falliscano entro l’anno, c’è un altro dato che può lasciare molto perplessi: il 93% delle aziende che non hanno ancora effettuato un Disaster Recovery, escono fuori dal mercato entro un anno, dopo aver subito un disastro o un incidente che comporta la perita di dati e di business.
Considera che un semplice attacco ransomware può distruggere anni di dati e mandare al collasso in pochissimo tempo moltissime Pmi ma anche imprese più grandi. Peggio ancora se i dati finiscono in mani sbagliate, in questo caso se non si dispone di una strategia ottimale di Recovery Disaster si può subire anche una perdita ed un danno sulla reputazione, che può letteralmente paralizzare l’impresa.

Disaster Recovery: le strategie per l’impresa

Per i motivi elencati finora è fondamentale quindi ottenere un piano mirato di Disaster Recovery, così da evitare ogni possibile causa di un incidete. Sielco ti permette di ottenere un DPR realizzato su misura per la tua azienda, che risponda alle esigenze del tuo mercato ed al tuo tipo di business.
Secondo le statistiche, quasi tutte le aziende che dispongono di un Disaster Recovery Plan riescono a riprendersi da un disastro. Attraverso il servizio offerto dai professionisti del settore informatico e tecnologico di Sielco, potrai garantire il meglio in termini di ripristino del processo delle normali operazioni dopo un evento imprevisto che ha distrutto una parte o l’intera infrastruttura IT.
I Disaster Recovery Plan realizzati da Sielco, sono progettati in modo diverso a seconda delle caratteristiche delle aziende, ma si basano su cinque requisiti indispensabili che cooperano insieme per garantire il massimo in caso di incidenti:

  • Backup in loco: il backup dei dati in loco ha il vantaggio di poter ripristinare più rapidamente ogni informazione direttamente dai server aziendali, rispetto a quelli remoti, se la struttura non è stata danneggiata fisicamente.
  • Backup da remoto: I backup da remoto anche detti off-site, assicurano che i dati rimangano incolumi se si dovesse verificare un disastro fisico che distrugga l’infrastruttura informatica.
  • Playbook per big data: nel caso in cui si verifica un incidente improvviso, con un guasto dell’infrastruttura, c’è bisogno di un piano di attuazione delle operazioni da effettuare. Tramite un playbook per big data potrai guidare tutte le tue azioni mentre ripristini i dati, attraverso una serie di passaggi scritti in anticipo, così da non commettere errori e tornare ad essere operato nel più breve tempo possibile. Ogni playbook è scritto in modo tale da adattarsi ad ogni possibile evenienza di disastro, dall’incendio ad un attacco informatico, da un errore umano ad un mal funzionamento di un software fondamentale.
  • Strumenti di trasformazione dei dati: il trasferimento dei dati di backup dalle loro posizioni ai server di produzione potrebbe richiedere molto tempo, soprattutto se si tratta di big data. In questo caso, in un Disaster Recovery Plan ottimale, si deve disporre di strumenti di trasformazione dei dati a prestazioni elevate, che dovranno essere a disposizione durante il ripristino in caso di emergenza.
  • Business Continuity: ogni azienda deve garantire un continuo afflusso di dati, poiché un disastro può ledere la capacità di continuare ad erogare i servizi d’impresa. Anche se si verifica un incidente, questo può distruggere la capacità di raccolta dati, ma non ne deve impedire il flusso. Un DRP ideale permette ed assicura un mantenimento ed un’acquisizione continua dei dati, anche se le operazioni di analisi vengono interrotte.

Attraverso queste strategie, utilizzate da Sielco per i Disaster Recovery Plan, la tua azienda avrà a disposizione dei dati di backup in caso di emergenza, ma anche un sistema di ripristino rapido delle operazioni di produzione.