Caratteristiche e impieghi dei separatori industriali 

Nel mondo industriale, il “processo di separazione” consiste, in generale, nel separare particelle di corpi solidi immersi in un corpo fluido. Per ottenere questo processo ci si deve avvalere di separatori industriali, una categoria che include moltissime tipologie di macchinari suddivisi in base al metodo di separazione, e alle caratteristiche di ogni macchina. 

Come sappiamo bene, ogni azienda ha esigenze diverse: affidarsi a professionisti in grado di realizzare separatori industriali su misura è l’unico modo per garantire la flessibilità necessaria alla produzione di un impianto adatto a migliorare le performance, e a ridurre le inefficienze. 

In questo articolo vediamo alcuni tipi di separatori industriali in commercio, che caratteristiche possiedono, e quali sono le loro applicazioni. 

Le tipologie di separatori industriali 

A seconda del tipo di separazione desiderata, e quindi delle caratteristiche intrinseche del processo, esistono tre tipologie di separatori:

  • chiarificatori: servono per separare le particelle solide distribuite finemente da un liquido, soprattutto in caso di una percentuale di solido ridotta.  Se, invece, il contenuto solido è presente in quantità elevata, l’opzione più adatta è il decanter. 
  • concentratori: servono per dividere un liquido leggero da uno più pesante, o separare contemporaneamente due sostanze solide. 
  • depuratori o purificatori: sono separatori centrifughi dove vengono separati due liquidi (con diversa densità), nel caso di una separazione liquido-liquido, oppure due liquidi e un solido nel caso di una separazione liquido-liquido-solido. 

Possiamo poi dividere i separatori in base al modo in cui attuano il processo di separazione: meccanicamente o chimicamente. Tra i diversi metodi con cui le macchine operano la separazione troviamo: 

    • separatori centrifughi: di cui fanno parte i chiarificatori, i concentratori, e i purificatori. Questi sistemi sono costituiti da un tamburo a coclea, inserito in uno cilindrico – conico; sfruttando il potere della forza centrifuga e la differenza di velocità dei due tamburi, viene generata la separazione.
    • separatori magnetici: servono per eliminare materiale ferroso da altri materiali, attirandolo e separandolo dalla linea di produzione. Sono utilizzati anche nel settore alimentare per garantire che il cibo non presenti contaminazioni quando arriva al consumatore. 
  • separatori meccanico – chimici: compiono la separazione grazie all’aggiunta di additivi chimici combinati a una pressatura meccanica. Questo genere di separatori permette di ottenere una frazione liquida molto limpida per mezzo del flocculante che aggrega le particelle, rendendo più facile asportarle. 

I macchinari possono variare anche di molto nelle caratteristiche, devono infatti tenere conto delle particelle da separare e dei loro requisiti (dimensione, peso, peso specifico), della velocità del processo, delle temperature di utilizzo, dell’umidità, e dei parametri costruttivi. 

Vediamo ora in quali settori sono impiegati i separatori industriali… 

I campi di applicazione dei separatori industriali 

I settori che impiegano questi macchinari sono i più disparati, ognuno con le proprie esigenze, ma tutti accomunati dallo stesso principio di base. Tra i campi di applicazione troviamo:  

    • la gestione dei rifiuti, nella quale vengono impiegati i separatori magnetici e i separatori a correnti indotte;
  • l’industria alimentare dalle aziende casearie ai birrifici – nella quale i separatori sono utilizzati per nelle varie fasi di trasformazione  e confezionamento degli alimenti, ad esempio durante la scrematura del latte; 
  • il settore chimico – farmaceutico e delle biotecnologie, nel quale, tra gli altri, troviamo i separatori a tamburo per il recupero di proteine;
  • il settore della carta e del tissue, in cui c’è la necessità di separare le particelle della carta nelle diverse fasi di lavorazione e di trasporto; 
  • l’industria navale, con l’impiego di separatori per il trattamento di olio e combustibili privi di residui e acqua;
  • l’industria cosmetica, dove i separatori centrifughi vengono utilizzati per la lavorazione delle alghe; 
    • l’industria zootecnica, nella quale trova impiego la separazione solido liquido, dove il carico di nutrienti del separato solido può essere più facilmente trasportato in caso di aziende in zona ZVN, o nel caso si voglia ottimizzare l’impiego agronomico del refluo zootecnico sfruttando le diverse caratteristiche delle frazioni ottenute.
    • l’industria olearia e della lavorazione dei grassi, con l’impiego di tecnologie di separazione atte al raggiungimento di standard di elevata qualità, ma anche alla lavorazione e al riutilizzo della materia;
    • le lavorazioni meccaniche, dove sono impiegati i separatori olio/acqua industriali in grado di disoleare i fluidi con liquidi in movimento;
  • l’industria petrolifera e il settore energetico, con separatori a tre fasi, ad esempio.