Registrazione marchio aziendale: norme e requisiti

Il marchio aziendale è molto importante, così come le norme e i requisiti che portano alla sua registrazione. Questo può essere identificato come un segno, una combinazione di parole, una grafica oppure un insieme di cifre per identificare una azienda e i suoi prodotti/servizi.

La registrazione del marchio è consigliata, ma quali sono i requisiti che deve possedere e le regole da seguire?

Requisti per un marchio legale

Il marchio di fatto è differente da un marchio registrato, perché grazie al processo di certificazione attraverso l’ente preposto si può ottenere una protezione aggiuntiva e un uso esclusivo. Come sappiamo ha una durata di dieci anni e alla scadenza viene rinnovata per lo stesso lasso di tempo.

Per ottenere una tutela giuridica, il marchio deve avere dei requisiti specifici, ovvero:

  • Originale come da art. 13 c.p.i. con un suo carattere distintivo e differente da quelli già presenti. La sua composizione infatti deve consentire l’individuazione del prodotto/servizio anche se similare ad altri già esistenti.
  • È altresì vietato utilizzare delle denominazioni generiche del servizio/prodotto con una descrizione superficiale o evasiva. Non sono consentite delle indicazioni che descrivono la qualità o la quantità nonché la destinazione, sino alla sua provenienza geografica. Meglio non usare lusso – super – extra.
  • Innovativo come da art. 12 c.p.i. che non si ripete nel tempo già usato come marchio, insegna o nome della società con servizi/prodotti similari. Non deve possedere solo segni o linguaggi di uso comune. Non deve creare confusione tra i consumatori (esempio: usare calzino per un cognac è innovativo, ma non legato al prodotto in sé). Distinguersi e non associare il proprio nome a marchi celebri già esistenti e conosciuti.
  • Liceità come da art. 14 c.p.i., ovvero non devono esserci termini e segni che sono vietati per legge, buon costume o tutti quelli che sono lesivi – offensivi o protetti dalle convenzioni internazionali. Non è possibile registrare un marchio con il ritratto di una persona senza il suo consenso.

La mancanza di questi requisiti portano al divieto della registrazione o nullità del marchio se il controllo viene fatto in un secondo tempo.

Norme per la registrazione del marchio

La registrazione del marchio in Italia è regolamentata dagli articoli 7 e 28 del codice di proprietà industriale. Le fonti del diritto si distinguono in tre parti principali ovvero Nazionale – Unione Europea e Fonti Internazionali.

  • Fonti Nazionali
  1. Codice Civile per la disciplina del marchio articoli 2569 – 2574
  2. Codice Civile proprietà industriale articoli 7 – 28.
  • Fonti dell’Unione europea
  1. Direttiva 2004/48/CE per il rispetto della proprietà intellettuale – Parlamento Europeo
  2. Direttiva 2008/95/CE materia di marchi di impresa – Parlamento Europeo
  3. Regolamento CE 216/96 del 5 febbraio 1996 per la procedura di tutte le commissioni di ricorso in merito al mercato interno e la sua armonizzazione.
  • Fonti internazionali
  1. Come la Convenzione di Parigi per il rispetto e protezione della proprietà Industriale. La stessa è stata firmata il 20 marzo 1883 e poi modificata successivamente.
  2. Trattato sul diritto dei Marchi – Ginevra 27 ottobre 1994