cerchiaggio retina

Cerchiaggio della retina, quali sono i tempi di recupero?

Il cerchiaggio della retina è un intervento che viene eseguito per curare il distacco della retina dal bulbo oculare che per prevenire questo fenomeno in presenza di segnali di rischio. L’intervento consiste nel riavvicinare la retina alla parete applicando una banda solida in silicone.

Se la diagnosi viene atta tempestivamente, l’intervento può essere ambulatoriale: in questo modo anche i tempi di recupero sono decisamente ridotti.
Se invece il paziente è adulto oppure la diagnosi è stata fatta tardivamente, può essere necessario eseguire l’intervento di cerchiaggio della retina in ospedale. In questo caso si prevede un ricovero di qualche giorno.
In entrambe le situazioni il paziente non è costretto a letto in quanto può alzarsi a partire dal giorno successivo all’operazione. Il ricovero viene consigliato quando si esegue una vitrectomia, cioè quando si inserisce una bolla di aria e gas nel bulbo oculare per favorire la riadesione della retina alla parete.

Durante le prime settimane la vista sarà molto bassa e soltanto con la progressiva scomparsa della bolla d’aria la capacità visiva del paziente potrà migliorare. Proprio per questo motivo il periodo di convalescenza può allungarsi a seconda dello stato di salute dell’individuo e delle sue caratteristiche fisiche.

Quando si esegue una vitrerectomia a volte si prescrive al paziente di tenere la testa in una determinata posizione. Si tratta di un utile e intelligente accorgimento per rendere più facile e rapido il processo di guarigione.
Si ha un diverso percorso post-operatorio nel caso in cui il cerchiaggio della retina avvenga tramite l’iniezione di olio di silicone. Si tratta di una decisione presa dal chirurgo al momento di esaminare le diverse possibilità di intervento.

Come accade per le altre modalità, l’ochio sarà infiammato per qualche giorno, anche se il decorso post-operatorio non risulta essere doloroso. Dopo qualche settimana si possono riprendere le normali attività, tuttavia diventa necessario sottoporsi a un secondo intervento.
Infatti è necessario rimuovere completamente l’olio di silicone in quanto questo materiale non si dissolve naturalmente come accade per l’aria e il gas. In media si esegue il secondo intervento dopo 3 mesi, però i tempi e le modalità per la rimozione del silicone dall’occhio variano a seconda del caso specifico.

In genere il cerchiaggio della retina ha successo nel 90% dei casi. Qualunque sia la modalità di intervento prescelta rimane una cicatrice che però in incide negativamente sul campo visivo. Infatti si trova alla periferia della retina.
Bisogna comunque tenere a mente che a vole risulta essere necessario più di intervento a causa della PVR (proliferazione vitreo-retinica), un processo abnorme di cicatrizzazione che si sviluppa in maniera spontanea. In questo caso si verifica un nuovo distacco della retina a causa delle membrane cicatriziali si formano sulla sua superficie.
Di conseguenza occorre eseguire una nuova vitrectomia a base di olio di silicone, rimuovendo al tempo stesso il gel vitrale e le membrane. bisogna effettuare una terza operazione per rimuovere l’olio di silicone una volta che è trascorso un tempo adeguato per la guarigione della retina.

In casi complessi oppure dove si sviluppa una notevole proliferazione vitreo-retinica diventano necessari 3-4 interventi, tuttavia non sottoporsi al cerchiaggio della retina oppure non correggere tempestivamente un’operazione inefficace può portare alla perdita completa della vista.
Al tempo stesso i tempi di recupero possono allungarsi fino a diversi mesi nel caso in cui il paziente rischi di sviluppare un’atroia bulbare. Si tratta di una situazione nella quale il bulbo oculare diventa piccolo e dolente, quindi si deve ripristinare la situazione anatomica con 3 oppure più trattamenti.